Firenze, la villa di Michelangelo venduta per 8 milioni di euro

Villa Michelangelo, la storica dimora di Settignano, costruita tra il XIV ed il XV secolo, dove il giovane artista visse da  bambino non è più italiana. Quella che fu l’antica proprietà della famiglia dei Buonarroti, ricordata dallo stesso Michelangelo nelle sue autobiografie come il luogo dove una balia lo avrebbe allattato con «latte impastato con la polvere di marmo», da cui derivò la sua precoce passione per la scultura è stata infatti venduta per 8 milioni di euro ad un fondo di investimenti straniero.

A curare la vendita della villa che ha ancora la sua struttura originaria ed è sviluppata su quattro livelli per circa 900 metri quadri è stato Building Heritage, partner italiano di Forbes Global Properties, la stessa agenzia che quest’estate ha messo in vendita per 15 milioni di euro a Roma la Villa Gucci (voluta dal figlio maggiore di Guccio Gucci, Aldo Gucci) e a settembre la villa Brody dell’artista Roberto Monsani nel Chianti.

«Questa vendita– spiega Cinzia Romanelli, Ceo di Building Heritage commentando la cessione di Villa Michelangelo al fondo straniero – arriva a poca distanza dalla cessione del prestigioso Boutique Hotel di Firenze, ceduto per 28 milioni di euro. Siamo particolarmente orgogliosi di poter annoverare nel nostro patrimonio, ville di altissimo valore storico e artistico, appartenute ai più importanti artisti italiani e non solo».

Nella proprietà di Settignano Michelangelo Buonarroti avrebbe infatti lavorato tanto che la dimora conservava ancora un’opera a lui attribuita.  Il disegno a carboncino di un Tritone o di un Satiro che alla fine degli anni settanta venne distaccato dal muro per un restauro e che non venne mai ricollocato al suo posto e che oggi è rimasto nella disponibilità dei vecchi proprietari della Villa.

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